Il riposo colore della vita di Riccardo Mazzoni 2/2
In un recente incontro organizzato da Somedia è emerso un punto dolente: i giovani sono alquanto delusi dalle aspettative lavorative. Appena trovano lavoro, si buttano a perdifiato a produrre, ad essere presenti, ben consci che quell'occasione sarà troppo importante per lasciarla andar via. Si negano il riposo pur di lavorare. Stessa situazione la si incontra nei quadri dirigenziali con persone di età media di quaranta anni. Infatti spesso vengono rottamati e non possono perdere tempo riposandosi, devono cercare altro lavoro, con tutte le problematiche legate all'età che gli gioca a sfavore. Inoltre, una recente intervista di Massimo Calearo, porta con sé l'idea che lavorare di meno comporterebbe una perdita di competitività con Cina e India. Che fare?
La pragmatica risposta offerta dal Papa indica nella quotidiana riflessione personale, nell'introspezione, nel trovare dentro se stessi l'equilibrio opportuno, lo strumento per re-introdurre il riposo all'interno del nostro spirito, magari facendosi aiutare anche dai Dottori della Chiesa che, come nel caso di San Bernardo di Chiaravalle, addirittura suggerirono ad una Papa di abbandonare molte delle "maledette occupazioni". Ad un sistema lavoro che stritola si deve trovare la forza interiore di reagire, raccogliendosi intorno al proprio pensiero e spirito e proteggendoli, perché sono gli elementi che più aiutano a viver bene, in armonia con il mondo.
(articolo pubblicato il 23/08/2006)
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Foto di Riccardo Mazzoni
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