Sex crimes, il video della BBC divide l'opinione pubblica di Angela Rossano 1/1
Nella tredicesima puntata di ANNOZERO Michele Santoro ha trasmesso il filmato "Sex Crimes and the Vatican", un'inchiesta della BBC realizzata dal reporter Colm O'Gorman. Il filmato tratta degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti cattolici. Il giornalista della BBC, vittima egli stesso di abusi da parte di un prete, ha raccolto testimonianze in tutto il mondo, partendo dall'Irlanda, protagonista di numerosi scandali di pedofilia tra il clero, e proseguendo il viaggio negli Stati Uniti, Brasile e Inghilterra.
Il filmato, acquistato dalla Rai nelle prime settimane di Maggio su richiesta di Santoro, ha immediatamente acceso gli animi indignati dei cattolici e sollecitato quelli dei laici. Ma, dopo un'attenta analisi del video e una scrupolosa e sorvegliata costruzione della trasmissione, la puntata è andata in onda davanti agli occhi di milioni di spettatori. Ospiti del programma sono stati Mons. Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense, Don Fortunato Di Noto dell'associazione METER, che da anni combatte la pedofilia su internet, il professor Piergiorgio Odifreddi, e il giornalista Colm O'Gorman. La puntata, come precisato da molti comunicati di RaiDue, è stata costruita in modo tale che tutti hanno potuto replicare prontamente, come previsto dall'Authority per le Comunicazioni che aveva imposto come condizione necessaria per dare il via libera alla trasmissione di Santoro.
Tutta la puntata è andata avanti come un dibattito, nella quale tutti hanno potuto esporre i rispettivi punti di vista. La domanda, che ai più è rimasta inevasa, verte sul perché episodi così gravi rimangano chiusi nel silenzio di una parrocchia, e perché nonostante le richieste d'aiuto di centinaia di bambini la Chiesa sembra assumere un atteggiamento esitante, tanto da far risultare non ascoltato e non risolto un problema tanto diffuso.
Di fronte alla problematica esposta nella trasmissione, non basta dire che quei preti hanno sbagliato e che la loro non era una vocazione religiosa. In presenza di casi accertati, bisogna scusarsi con le vittime innocenti e le loro famiglie e rimuovere i preti incriminati e con condanna definitiva, senza spostarli da una parrocchia ad un'altra, creando più problemi di prima e con curiosi effetti a macchia di leopardo.
(articolo pubblicato il 15/06/2007)
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