AltaRomAltaModa gennaio 2007, un bilancio di Riccardo Mazzoni 2/4
Ma AltaRoma ha inserito in calendario nuove proposte, non solo nell'accezione televisiva di variare il palinsesto, ma anche nell'idea di promuovere l'immagine del made in Italy, mai come adesso fortemente attaccata dai prodotti cinesi, nel promuovere scambi internazionali e di aprire vetrine per tutte quelle declinazioni dell'alta moda che si possono riscontrare, ad esempio, nella beach couture. La presenza, in evento anteprima, dell'alta moda maschile, rappresentata dalle grandi firme di Osvaldo Testa, la maison Litrico, Bruno Piattelli, Rubinacci e Barbera, in una location di sicura suggestione come il museo Andersen, ha giustamente ricordato che l'alta sartoria italiana maschile rimane ancora un simbolo ed un esempio, difficilmente riproducibile industrialmente, di forza e potenza, di essere virile e di attenzione ai particolari.
Ma le novità sono state tante altre: la Beach Couture, un sicuro successo che ha allargato i confini della stessa manifestazione alla moda mare lusso; l'atelier del gusto, nel quale si è combinata la moda con il gusto, con i sapori di un tempo, dato che ormai la moda ed il mangiare sono sempre più spesso due aspetti che si completano; l'omaggio a Walter Albini, maestro del total look, per il quale UniversyTV.it ha potuto raccogliere un prezioso commento da Stefano Dominella; Per riprendere il filo, progetto finalizzato alla formazione professionale di un gruppo di ragazze, provenienti dall'Est Europa, vittime di violenze ed abusi.
(articolo pubblicato il 31/01/2007)
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Osvaldo Testa, foto di Riccardo Mazzoni
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