“Andy Warhol, 1957 – 1987” di Alba Jiménez 2/3
Queste foto, “Anticamera with Andy Warhol”, ci
lasciano vedere piuttosto la persona, non l’artista: Andy in camera, Andy
prendendo un caffè, Andy parlando con altri uomini. Perciò è interessante
quest’esposizione: ci sono le opere più conosciute, ma anche quelle che
svelano la parte più introspettiva ed intima del artista.
La mostra vuole essere il riassunto di trent’anni di lavoro ed un percorso per le tappe
più importanti della vita di Warhol. Include delle opere degli anni '60,
come la litografia “Three Coca-Cola bottles” e due abiti fatti con i disegni
della zuppa “Campbell”. Ci sono pure la serie “Ladies and Gentlemans”, il
lavoro “Diamond dust shoes” (dove la materia prima è la polvere di diamante) e
la famosa serie di ritratti di Mick Jagger, Vincenzo e Liza Minelli, Mao
Tse-Tung, Lenin e Marylin Monroe, fatti negli anni '70.
Con i suoi quadri, Warhol ragiona sulla condizione ed i valori del uomo
contemporaneo. L’artista prende i temi e gli interessi del popolo per
creare i suoi lavori. La sua arte, chiamata “Pop-art” (l’arte-pop, l’arte del
popolo), è un’arte nata in città che ha perso il rapporto con la
natura.
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