The golden plover has arrived di Riccardo Mazzoni 1/1
L'esposizione al Padiglione islandese, foto di Rodolfo Mazzoni
Alcune domande a Steingrimur Eyfjord
Venezia. Nel sestiere di Cannaregio è collocato il Padiglione islandese della 52a Biennale di Venezia. Rimarrà aperto fino al 21 novembre e a rappresentare l'Islanda c'è Steingrimur Eyfjörd. Il titolo dell'esposizione è lo stesso dell'articolo: rimanda all'arrivo dei gabbiani che annunciano la venuta della primavera. In Islanda tale arrivo è festeggiato ed è parte integrante del complesso meccanismo dell'identità nazionale. Quest'ultimo è un meccanismo perché è una struttura articolata e consolidata, che comprende riferimenti storici, filosofici, linguistici confluenti in immagini e concretizzantesi in ricorrenze: l'arrivo del gabbiano è uno di essi. Ma ne fanno parte tanti altri, tale per cui Eyfjord ne propone una coerente e approfondita scelta nell'esposizione alla Biennale.
I temi dell'arte di Eyfjörd sono riconducibili, come scrive il direttore del padiglione Christian Schoen nella prefazione al volume dedicato all'esposizione, "all'analisi dell'identità della cultura locale nel contesto della ragnatela di influenze mondiali, mescolate con la propria coscienza e con la realtà fisica che ci circonda". Non è facile realizzare un proposito del genere, pertanto merita molta attenzione il metodo col quale Eyfjord ha conseguito il brillante risultato.
Gli oggetti e le installazioni scelte dall'artista spaziano su tante tematiche. La poesia, l'analisi dei linguaggi, il gioco, il tempo libero, la natura dell'Islanda, il proprio vissuto sono macrocategorie nelle quali Eyfjord ha recuperato oggetti, i quali tutti insieme formano una grande rete nella quale il visitatore deve percorrere, domandandosi qual è l'identità islandese, qual è l'identità della propria nazione.
(articolo pubblicato il 15/06/2007)
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