Giovani e mondo del lavoro. Un rapporto difficile di MariaRosaria Cozza 3/3
I criteri di valutazione dovrebbero coinvolgere tutti gli aspetti dell'organizzazione: dalla selezione dei candidati alle ore di lezione e di stage previste, dall'importanza delle aziende collegate al placement degli ex alunni. L'obiettivo è quello di distinguere programmi che rispettano una significativa soglia di requisiti, da valutare nel complesso e non singolarmente, dalla miriade di programmi, spesso della durata di pochi giorni il più nelle volte concentrati nei week end, e con contenuti estremamente ridotti e specialistici, che pure sono presentati sul mercato con la stessa denominazione.
E allora, ritornando al nodo cruciale. Quali sono le qualità più importanti per riuscire ad entrare nel mondo del lavoro? Gli under 30 pensano che servano soprattutto le buone conoscenze (28%); gli imprenditori danno invece più importanza alla disponibilità (29%) al saper lavorare in gruppo e alla simpatia, aspetti che i giovani spesso tendono a sottovalutare. È comunque uno specchio della regressione culturale degli ultimi anni il fatto che da entrambe le parti non vengano nemmeno citate la preparazione e il merito. Durante i colloqui quello che fa la differenza è la voglia di cercarsi uno spazio, di mettersi in gioco, l'entusiasmo: qualità che non dipendono necessariamente dal titolo di studio.
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(articolo pubblicato il 01/07/2006)
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