La Grande Muraglia Romana di Chiara Comerci 2/2
Durante il V secolo la cinta muraria fu ulteriormente rafforzata con l'innalzamento del livello, con la muratura di molte posterule e con il rafforzamento delle porte rimanenti, che però non evitarono alla città ripetuti assalti: i Visigoti di Alarico nel 410 d.C., i Vandali di Genserico nel 455 e i barbari di Recimero nel 472 invasero Roma e la saccheggiarono.
Alla prima metà del IX secolo il codice di Einsiedeln descrive, ad uso dei pellegrini, undici itinerari che si diramano dalle porte delle Mura Aureliane ed elenca 383 torri, 24 porte, 5 posterule, 2.066 finestre grandi e 116 necessarie (la latrina per il personale di guardia, che aggettava verso l'esterno). Il sistema difensivo decadde con la guerra gotica (535-552), ed il conseguente spopolamento della città.
Altri interventi significativi si ritrovano a partire dal XV secolo, con lo scontro tra papato ed impero. Una notevole testimonianza del restauro delle mura è quella di Giuliano da Sangallo il giovane, che nel 1536 progettò e realizzò alcuni bastioni con una tecnica innovativa più efficace contro i colpi di bombarda.
Con fasi alterne (vi si trovano anche tracce di un probabile ritiro eremitico) le mura aureliane hanno difeso Roma fino alla breccia di Porta Pia (1870), subendo le ultime modifiche strategiche nel 1848, con l'adattamento delle feritoie per le canne dei fucili.
Quanti conoscono la tormentata storia della cinta difensiva romana? Il museo delle mura a porta S. Sebastiano (o porta Appia) è l'occasione, offerta dal Comune di Roma, per addentrarsi nella storia di questo monumento, uno dei più grandi della città ma anche uno dei più reietti.
Una serie di pannelli ricostruiscono le fasi della costruzione grazie all'analisi del tracciato, delle decorazioni, delle tecniche utilizzate, delle strategie difensive che si sono successe nei secoli. Dal 18 luglio scorso ha riaperto al pubblico anche il suggestivo camminamento che dal museo arriva alla porta sulla Cristoforo Colombo, restaurato dopo il crollo del 2001.
(articolo pubblicato il 05/10/2006)
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