Aboliamo i pregiudizi sulle identità extra-nazionali di Silvia Buffo 1/2
In una società multietnica le frizioni conflittuali sono radicate in maniera complessa ed eterogenea. E ciò che dovrebbe costituire una legge etica sociale non si è mai verificato: integrazione e tolleranze dovrebbero erigersi sulla tutela dei diritti umani, principio base di ogni società multietnica od anche cultura cosmopolita al fine di garantire una naturale coesistenza tra più etnie.
Ma il problema è già radicato nella stessa storia delle etnie: dalle persecuzioni antisemite a quelle dell'apartheid; da quelle di tipo somatico, alla quale Martin Luther King aveva dedicato tutto il suo sforzo, fino ai pregiudizi che hanno allontanato irreversibilmente Oriente e Occidente; dai disagi e le violenze subiti dai nostri connazionali nel secondo dopo guerra qualora emigrassero in Nord Europa o in America, fino a quelle nazionali, sul divario tra Nord e Sud, fuori dalle classificazioni etniche.
Molti eventi storici hanno contribuito a formare una cultura fondata sui pregiudizi razziali, purtroppo innestati nel tessuto connettivo delle nazioni, recando problematiche e conflitti. I rapporti multietnici attuali hanno sicuramente ereditato una cultura intrisa di razzismi e intolleranze, e nonostante il concetto di razza dovrebbe essersi estinto da pressappoco mezzo secolo, tuttavia ne ha lasciato un sostrato culturale che ha creato gli attuali seri problemi di integrazione.
(articolo pubblicato il 30/06/2007)
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