Media Art: ovvero il senso dell'arte e della vita in dieci minuti di Anna Giuffrida 1/2
Roma. Ecco cosa accade se l'arte si serve di tecniche cinematografiche innovative. E questo è l'esito di un interessante scambio artistico che ha animato la seconda edizione di "Tryingtoland 2", presso il MACRO di Roma. Qui si sono dati appuntamento dieci artisti provenienti da importanti accademie straniere, coordinate dall'Accademia Tedesca.
In quella che per un giorno si è trasformata in sala cinematografica, lo spettatore ha assistito ad una mostra inusuale.
Ogni immagine, ferma o in movimento, era capace di fare dialogare l'artista con il pubblico. Attraverso un sonoro volutamente assente e la scelta di soggetti e ambienti suggestivi. Quale è il filmato di Natacha Nisic, "The Gate of Birkenau", che con immagini lente, a metà tra fotografia e video, fa percorrere un binario abbandonato. Destinazione Birkenau, triste simbolo degli anni dello sterminio. Perché l'arte in certi casi è condanna verso crimini storici. Ma anche di ingiustificabili amnesie nei confronti di alcuni artisti. Come si intuisce dal titolo "Lost and Found" del video di Patricia Cronin. Che, con un alternarsi di acquarelli e sagome dai tratti indefiniti, celebra le opere di un'artista americana neo-classica, Harriet Hosmer, oggi finita nel dimenticatoio.
(articolo pubblicato il 15/06/2007)
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