Paul Klee: la collezione Berggruen in mostra a Roma fino al 7 gennaio 2007 di Chiara Comerci 2/2
Nella grande poliedricit� che caratterizza l'arte del XX secolo possiamo trovare il grande interesse per il colore, che diventa materia oltre che riempimento, la combinazione di materiali diversi, l'interesse per una spazialit� che si frantuma in pi� punti di vista, l'astrattismo come alternativa all'arte figurativa, la trasformazione del disegno artistico in stilizzazione grafica, in accordo con la disciplina della sintesi che caratterizza i primi passi della comunicazione pubblicitaria e poi della propaganda. Sorprendente il fatto che tutti questi aspetti abbiano lasciato un segno nell'opera di Klee, che si misura con ognuno di essi arrivando sempre ad un risultato originale e personale.
Ma l'artista, come tutta la popolazione europea sua contemporanea, non rimane immune dal quel profondo sconvolgimento che � la guerra:sconvolgimento che si riflette nel lavoro di Klee, pi� tormentato e dal colore pi� corposo e dai toni forti ("Bisogno in tempo di carestia").
Un'esposizione, questa di Palazzo Ruspoli, che ci lascia soli con il pittore, le cui opere spuntano dalla voluta oscurit� dell'allestimento creando uno spazio individuale di raccoglimento e confronto tra lo spettatore e l'artista.
(articolo pubblicato il 10/11/2006)
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