Una tavola rotonda alternativa su un delicato tema di strategia internazionale di Anna Giuffrida 3/3
L'elemento di spicco, Giuliano Amato, Presidente del Centro Studi Americani e recentemente nominato Ministro degli Interni, ha rammentato un aneddoto frutto di un incontro sull'Iran, presenti gli iraniani. In quella sede si parlò delle donne iraniane e della rivoluzione che queste stanno facendo. Partì un invito, anche a questo riguardo: "Lasciate che i fiori crescano in questa società molto più occidentale di tante altre".
L'On. Amato, in accoglimento alla proposta, ha sottolineato la necessità di una carta, frutto di sagge concertazioni, che fornisca garanzie di sicurezza.
E' quello che intende affermare Vanna Vannuccini nel suo libro, che volge lo sguardo all'attivismo, anche politico, delle donne persiane, condizione che è possibile anche grazie ad una società in cui non vi sono differenze di classe.
Quello che si avverte come fondamentale è indurre il presidente Bush a negoziare. È quanto si è augurato Terence Ward che citando un proverbio persiano ha sintetizzato riguardo a speranze, timori, programmi: ci vuole uno stupido per tirare una pietra, ci vogliono 100 saggi per tirarla fuori. Cosi conclude l'autore, del cui libro faranno un film.
Quest'occasione, in un'ambientazione "americana", può essere emblema di un dialogo costruttivo che, se riuscisse, darebbe il buon esempio sul come si gestiscono situazioni di crisi internazionale.
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(articolo pubblicato il 17/06/2006)
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