Shirin Ebadi premiata col Premio Mediterraneo di Pace di Valentina Capuano 2/2
Poi si è soffermata sulla penosa condizione della donna in Iran ed ha affermato che solo donne coscienti che combattono per i propri diritti potranno essere fautrici di pace e democrazia. Ha auspicato inoltre che le comunità internazionali aiutino i movimenti delle donne per realizzare la democrazia.
Ha poi espresso il suo punto di vista sul tema della religione, in quanto musulmana praticante, ritenendo che tale condizione non sia incompatibile con un'interpretazione del Corano più elastica e rispettosa della condizione femminile. Ferma assertrice di uno stato laico secolare, tuttavia si chiede se sia possibile costringere tutti a tale punto di vista, Infatti se anche fosse democraticamente eletto un partito laico, la minoranza non potrebbe essere ignorata e ricorda a tal proposito che il potere di molti dittatori fu legittimato da elezioni democratiche.
Pertanto, la maggioranza che detiene il potere non può ignorare i diritti umani e afferma che la democrazia da sola non legalizza il governo.Il secolarismo quindi non può da solo essere legittimato o giustificato laddove sono violati i diritti fondamentali della persona.Dopo essersi brevemente espressa anche riguardo alla questione israeliana, auspicando che Israele e Palestina possano essere due stati contigui e pacifici, ha parlato del suo recente impegno nel patrocinare alcune donne iraniane arrestate solo per aver manifestato in segno di solidarietà nei confronti di alcune prigioniere politiche.Al termine della conferenza è stato conferito A Sharin Ebadi il Premio Mediterraneo di Pace alla presenza di Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo. Quest'ultimo ha ribadito il monito di appellarsi al diritto internazionale per creare dialogo e confronto tra i paesi e ha dichiarato che tra gli intenti della fondazione vi è quello di effettuare una campagna antimine il cui esito sarà ogni anno oggetto di un monitoraggio tra i cinquantatrè paesi membri della fondazione..
Infine è stato letto il manifesto di condanna alla guerra in Iran sottoscritto dai presenti.
Terminata la conferenza, Shirin Ebadi, questa donna autorevole e tenace nonostante il suo aspetto minuto, ha risposto alle domande di studiosi e giornalisti con sorprendente semplicità dimostrando di essere una luce, un faro per le donne di tutto il mondo, che come lei si auspica possano veicolare altrettanto efficacemente un messaggio di pace sull'intero pianeta.
(articolo pubblicato il 15/04/2007)
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