Annibale Carracci: dedizione per la natura ed il paesaggio di Chiara Comerci 2/2
Il lavoro del macellaio, oltre ad avere la freschezza della scena "dal vivo" dipinge i protagonisti nella loro dignit� di uomini e di lavoratori. Lo studio della realt�, che si inferisce proprio dagli scritti di Annibale, porta l'artista a confrontarsi con una resa formale quasi da dipinto en plein air, con poca attenzione per la dissimulazione dell'azione del pennello e molta cura per le espressioni, per i gesti. Ma quello che sorprende � anche l'abilit� dimostrata da Annibale nel cambiare stile pittorico: quadri come l'allegoria La Verit� trionfa sulla Frode con l'aiuto del Tempo formalmente non hanno nulla da invidiare ai contemporanei manieristi. Annibale non � comunque insensibile alla lezione dei grandi maestri del suo tempo e del Rinascimento: molte delle sue opere rivelano l'eredit� di pittori come Correggio, Veronese, Tiziano. Fondamentale sar� per la sua formazione il trasferimento a Roma, al seguito del cardinale Odoardo Farnese: l'arte di Annibale incontra la storia, e soprattutto avviene l'integrazione tra la scuola veneta (importanza del colore, vedi Venere e Satiro) e quella toscana (ed in generale del centro Italia, con uno spiccato senso del disegno, dei contorni marcati). Da questa sintesi stilistica viene l'attribuzione, data dai suoi contemporanei, ad Annibale dell'unificazione del linguaggio pittorico italiano. Utlima ma non meno importante, la sua dedizione per la natura ed il paesaggio: spesso ricorre nelle sue opere il riferimento all'ambiente naturale, ed � sua la prima pittura di paesaggio, in esposizione alla mostra: Paesaggio fluviale � un'opera che gi� anticipa i vedutisti, in cui la natura viene ritratta con passione e fedelt� al vero. Un ingegno cos� versatile venne per� a scontrarsi con la dura realt� della committenza: Annibale infatti, esposto all'avarizia del suo mecenate (cardinale Odoardo Farnese) e trattato senza il minimo riguardo, fu vittima di una depressione (chiamata Melancholia dai suoi contemporanei) che lo port� all'inattivit� e poi alla morte.
Una mostra esauriente seppur necessariamente incompleta (molte opere sono ad affresco, quindi inamovibili dal proprio sito) per riscoprire, nella magnifica cornice del chiostro del Bramante, il talento troppo a lungo nascosto dell'ultimo Carracci.
(articolo pubblicato il 28/02/2007)
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