Nella vita di Joseph Ratzinger di Riccardo Mazzoni 3/3
Ma nel capitolo del libro dedicato ad Altotting vi è spazio anche per un aspetto definito dalla Principessa tipicamente bavarese. Si tratta dell'accoglienza della famiglia Krauss, che ha ospitato la Principessa nel suo cammino per Altotting. Nella descrizione dell'accoglienza spicca il rito della merenda. In particolare, in quella del pomeriggio descrive che viene invitata. E' il Brotzeit, dove abbondano prosciutti, formaggi e salsicce, oltre al pane. Non solo è un momento di gran piacere per il palato: è anche un momento importante dove la famiglia si riunisce intorno ad un tavolo per parlare, stare insieme. Pertanto, non è difficile intravedere nel capitolo dedicato al Altotting un esempio di essere bavarese pur nel segno della cristianità, la devozione alla Madonna che affianca un senso della famiglia molto bello e semplice, dove anche il mangiare gioca il suo ruolo ma il riunirsi non è solo fine alla gastronomia.
Ratisbona, la piccola Roma. Così è intitolato il capitolo dedicato a questa cittadina. Infatti in essa sono presenti ben trecento chiese similmente a Roma, che ne possiede più di mille. La cittadina è per la famiglia Ratzinger un luogo importante. Qui il Cardinale Ratzinger ha insegnato Teologia dogmatica; suo fratello Georg era maestro della cappella del Duomo e direttore del coro Regensburger Domspatzen, il famoso coro di bambini; nella medesima cittadina viveva anche la loro sorella Maria. "Ratisbona, che finora era rimasta ai margini della nostra vita, divenne per noi un comune punto di riferimento, era là che ci incontravamo durante le ferie e là ci sentivamo sempre di più a casa nostra" ha affermato Benedetto XVI. Di nuovo, un altro esempio di senso della famiglia, declinabile con il termine intimità. Benedetto XVI ha più volte indicato, nei suoi Angelus, nelle sue esortazioni, a non dimenticare mai la propria intimità, a non cancellare quel luogo, innanzi tutto spirituale, nel quale ci si raccoglie, per parlare col fratello carissimo o con la sorella; per dialogare con i proprio genitori; per dialogare con Dio. Anche in altre pagine del libro, emerge questa idea di Joseph Ratzinger di preservare la propria intimità dall'esterno e di fare in modo che essa risulti sempre un punto importante della propria vita.
Se Monsignor Brandmuller e Padre Fioraso hanno proposto gli aspetti religiosi, spirituali e filosofici di Joseph Ratzinger, Carlo Rossella, direttore del TG5, ha voluto fornire una motivazione da cattolico laico per leggere il libro. Essa risiede nella scoperta della persona Joseph Ratzinger, nel valutare la sua vita ed il suo operato, nel guardare al suo esempio di vita religiosa come un alto momento di riflessione per tutti: per i cristiani inutile dirlo, è l'esempio proposto dal Papa; per tutti i non cristiani, il libro consente di riflettere su tutti gli aspetti legati alla figura di Joseph Ratzinger, il suo contesto di vita, i suoi studi, il suo formarsi, il suo superare il dramma della seconda guerra mondiale, ossia un momento di riflessione globale che riguarda l'intera vita in tutti i suoi aspetti.
Pertanto, Sulle tracce di Joseph Ratzinger lo si può considerare come un racconto di un viaggio fisico e spirituale in terra di Baviera, in mezzo alle sue tradizioni, i suoi costumi, la sua spiritualità. Prendere degli appunti dal libro, prima di partire per un viaggio in quei luoghi, sicuramente aiuterà il viaggiatore ad avere una chiave di lettura solida ma serena.
(articolo pubblicato il 16/03/2006)
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