Apriti IED: la scuola diventa performance di Riccardo Mazzoni 2/3
La sfilata, alla quale hanno lavorato ben 81 giovani designer di IED Moda Lab, ha presentato in passerella la sintesi dei loro studi e dei loro lavori preparatori.
Il tema si ispira allo stile raffinato degli anni 60' e all'estro creativo di Madame Coco Chanel, che ideò il tubino nero. Partendo da una ricerca iconografica, gli studenti hanno elaborato una personale collezione dedicata alle donne, focalizzando la creatività sulla bellezza delle forme e la costruzione dell'immagine.
L'elaborazione complessiva ha portato una grande quantità di abiti, che ha reso monumentale la sfilata. Con essi si è realizzata un'analisi approfondita dei rapporti tra il tema proposto e la creatività dei giovani stilisti. E' emersa una fresca e giovanile semplicità, dove l'eleganza ha trionfato insieme ad una genuina capacità di seduzione. Nella non immediata appariscenza degli abiti si nasconde, se ci si sofferma un attimo di più, la voglia di essere belle e attraenti senza però doversi spogliare: rimanere nudi non necessariamente porta al bello.
Accattivanti gli abiti con le trasparenze, dedicati ad una gran serata in coppia: profondamente sensuali, al caro maschio serve uno scatto di orgoglio e pazienza per poter pareggiare la tranquilla sicurezza che si trova di fronte.
Non mancano ampi riferimenti agli anni 60', spiritosi e lineari, insieme ad elaborazioni che partono da esse e mostrano tutta la creatività dei giovani stilisti IED. Inoltre, molto interessante è stata l'elaborazione degli studenti del primo anno di Fashion, Accessori e Gioiello che hanno proposto il progetto "Denim Blu", coordinato da Umberto Corsale: gli studenti, constatando una nuova tendenza di riscoperta del jeans blu, hanno assemblato in vari modi jeans a t-shirt, accessori e gioielli, ricreando in alcuni casi degli outfit su jeans.
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(articolo pubblicato il 02/07/2007)
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