Lezioni di volo di Emanuela Perozzi 2/2
Qui non abbiamo il viaggio della maturità che fu di Silvio Muccino ("Che ne sarà di noi") perché in compenso abbiamo acquistato qualcosa di molto più importante: quel viaggio- formazione alla scoperta di una Maturità che per i ragazzi sarà ben lontana da libri e professori, ma piuttosto vicinissima alla scoperta, molto inconsapevole e per tale ragione ancora più indispensabile, dell'origine della propria identità, delle sconosciute sensazioni da innamoramento e soprattutto del respiro di una esperienza limite che gli aprirà gli occhi di fronte alle tante lezioni ancora da imparare. I due debuttanti (bravo Pollo, molto bravo Curry) salpano alla volta di un Paese sconosciuto e "puzzolente", in cui, come da copione, si faranno derubare di soldi e documenti per poi scoprire che gli alberghi non hanno tutti i campi da tennis e la piscina ma possono essere anche gli affollati androni di una stazione ferroviaria. Figli di un ambiente borghese che non li ha svezzati a dovere, affronteranno esperienze a loro sconosciute, verranno separati, sperimenteranno la paura di ritrovarsi soli, fino a quando non incapperanno casualmente in un microcosmo di umanità in cui una coraggiosa dottoressa, Chiara (Giovanna Mezzogiorno, bravissima), si sporca le mani facendo il mestiere che (molti) altri preferiscono svolgere tra le pareti asettiche di uno studio. E allora, per gli occhi buoni e un po' maliziosi di Pollo e Curry, saranno altre lezioni (di volo) da far proprie e tenere gelosamente custodite in attesa che arrivi la famosa Maturità (quella che non si esprime in centesimi).
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(articolo pubblicato il 16/03/2007)
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