La scelta del regista è indirizzata su inquadrature che mostrano sguardi, gesti e prediligono il linguaggio comunicativo dei silenzi a quello delle parole.
Il film crea un'atmosfera di sospensione: non indirizza lo spettatore verso un punto fermo lasciando libera l'interpretazione ma restando incredibilmente comunicativo. La critica è divisa: una parte pensa che il film sia incentrato su sentimenti e ragione che s'incrociano, come nelle intenzioni dichiarate da Amelio, dall'altra parte si pensa che sia sottilmente a sfondo politico la storia di un uomo che grazie ad un viaggio diventa più flessibile.
film bellissimo per il montaggio, la colonna sonora, la fotografia e le inquadrature.
Ciò che difetta è il contenuto e quello che vuole esprimere, vago e confuso dall'inizio. Presenta il tema dell'assenza in maniera non sempre comprensibile ma in modo non artefatto.
A fronte di un grande autore ed un bravissimo attore non sempre il risultato è ottimale, e questo è uno di quei casi…