The queen di Valentina Capuano 2/4
Il film narra dettagliatamente l'anno più drammatico per la Regina e per il Regno Unito, il 1997, anno in cui si susseguirono due memorabili eventi: la nomina di un primo ministro laburista e la tragica scomparsa di lady D, la "principessa del popolo".La scelta di descrivere le vicende del Regno Unito in quel preciso anno non è quindi casuale, poiché sono entrambi eventi che misero a dura prova la corona britannica. Ma mentre della tragica morte di lady Diana la stampa si è occupata ampiamente, inedito ed inaspettatamente complice appare il rapporto tra la sovrana ed il primo ministro Blair sin dalle prime fasi del suo insediamento e sorprendente appare la crescente stima di quest'ultimo verso la regina fino a creare, almeno come appare nel film, disappunto tra lo stesso staff del leader laburista e della moglie Cherie, quest'ultima non solo riottosa nell'esternare qualsiasi atteggiamento di deferenza al cospetto della regina, ma anche esplicitamente ostile alla famiglia reale al punto di definire nel film i componenti della stessa come una "manica di scrocconi"che dovrebbero pagare le tasse. Non è dato sapere se tali commenti e queste testuali espressioni siano stati realmente pronunciate da Cherie Blair o se siano state frutto della fantasia dello sceneggiatore, ciò che emerge palesemente è che quest'avvocato inglese appare nel film più progressista ed interessante del marito, Toni Blair, che sembrerebbe in parte aver tradito le aspettative del suo partito per salvaguardare l'immagine della Corona in un momento alquanto delicato per la stessa.
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(articolo pubblicato il 04/10/2006)
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