Intervista pubblica a Ferzan Ozpetek di Valentina Capuano 2/2
Oltre al tema dell'omosessualità nei suoi film è ricorrente il tema dell'amicizia che è vissuta come allegra convivialità, come condivisione; infatti, le scene in cui i protagonisti si riuniscono attorno ad una tavola imbandita sono frequenti e costituiscono, come recentemente ha dichiarato, un omaggio alla sua seconda passione, ovvero la cucina, infatti, ha affermato"Se non mi fossi dedicato alla regia sarei stato un cuoco".
Parlando dei suoi precedenti successi cinematografici ha dichiarato che la sceneggiatura de "La finestra di fronte" nasce da una storia vera, la vicenda di un uomo che si era smarrito nella sua città e che lui riaccompagnò a casa; ha inoltre dichiarato che "Cuore sacro", film che inizialmente avrebbe voluto ambientare a Napoli e considerato successivamente dalla critica come un capolavoro, in realtà realizzò incassi modesti, circa 3.600.000 euro.
Si è poi soffermato sul tema dell'apparente crisi del cinema italiano, ritenendo che quest'ultimo sia ingiustamente criticato e sostenendo che i giovani talenti della regia dovrebbero essere incoraggiati e tutelati da leggi adeguate esattamente come avviene ad esempio in Francia.Tuttavia, egli ritiene che "registi si nasce.Il talento ce l'hai dentro, non è una cosa che s' impara".
Ozpetek, che attualmente fa parte dei 100 autori degli incontri del giovedi', al termine della manifestazione ha conseguito il "Premio mediterraneo di cultura per il cinema", consegnatogli dall'architetto Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo con la seguente motivazione: per aver contribuito a fornire con la sua opera un'integrazione sociale e culturale nell'area mediterranea.
Al termine dell'intervista il pubblico ha potuto assistere al suo celebre film "Le fate ignoranti", interpretato da Margherita Buy e Stefano Accorsi.
<<<<<< indietro
(articolo pubblicato il 17/07/2007)
|