Zio Oscar? di Francesca Capitoli 2/2
I due presentatori si trovarono a premiare i tanti vincitori con un premio anticonvenzionale: l' "Oscar". La statuetta è la rappresentazione artistica di un guerriero appoggiato a una spada su una bobina cinematografica disegnata dal direttore artistico della Metro Goldwyng Mayer insieme a Cedric Gibbson e realizzata dallo scultore George Stanley. 34 cm per 4 chili di peso di una particolare lega metallica a base di rame, peltro, nickel, oro e argento. Fino a qui ci si può stupire un po' del peso, ma non del resto. E' curioso invece sapere che il corpo venne plasmato ispirandosi a uno dei tantissimi elettricisti hollywoodiani che si trovava lì per lavoro: Emilio Fernandez. Singolare come il messicano, non divenne famoso (a ragione) per aver dato le spalle al premio con cui Hollywood celebra se stessa; quanto per le interpretazioni in alcuni film di successo ("Il Mucchio Selvaggio", "Pat Garrett e Billy the Kid"). Alla fine degli anni quaranta l' "Oscar" si diffuse in largo e in lungo, ma non è ancora chiaro chi l'abbia battezzato. Intorno al nome aleggia una foschia di leggende metropolitane. La versione più accreditata sarebbe quella secondo cui una delle segretarie dell'Academy, Margaret Herrick, trovò notevoli somiglianze tra la statuetta e il proprio zio, Oscar appunto. Ma Bette Davis, collega e attrice, notò come l'omino dorato visto di spalle fosse tale e quale al marito: Oscar (guarda caso...). La paternità dell'invenzione deve essere ancora stabilita, fatto sta che il nomignolo piacque talmente tanto al pubblico che si utilizzò ufficialmente già dal 1940. Proprio da questa data la possente armata di giurati, considerati "anziani" e dal punto di vista estetico "conservatori" ha subito feroci critiche. Critiche per la stragrande maggioranza "made in Europ" che tacciano di "americanismo autocelebrativo" i film candidati. Mentre, è globalmente diffusa l'idea che i premi vengano assegnati per ragioni "politiche". Facciamo un esempio: un artista riceve la statuetta più per il suo lavoro a 360°, complessivo, che per la performance nello specifico film.
Infine da sapere che la manifestazione nasce da un'idea delle Arti e delle Scienze Cinematografiche, associazione che, sorta nel 1927, fa da promotrice allo sviluppo artistico e scientifico del cinema. I membri produttori, registi, attori e professionisti del settore. Anche sulla fondazione dell'Academy fioccano dicerie e leggende. Sembra che tale istituzione sia stata voluta soprattutto dai produttori al solo scopo di impedire le associazioni libere fra gruppi di artisti, e per puri scopi commerciali. Cosa certa è che il premio nasce per aiutare e portare alla ribalta il cinema h-o-l-l-y-w-o-o-d-i-a-n-o. Per nostra fortuna: uno dei migliori.
(articolo pubblicato il 28/02/2007)
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