Sir Sean Connery: orgoglio scozzese. Premiazione del divo al Campidoglio di Tiziana Bagalà 2/2
Dopo tre anni, a causa di un’ulcera allo stomaco, termina la sua
carriera in marina. Torna ad Edimburgo e lavora come lavapiatti,
muratore e guardia del corpo. Il body building diventa il suo hobby che culmina,
nel 1953, con un terzo posto al concorso di Mister Universo. Nove anni dopo
diventa James Bond, l’agente 007 nato dalla penna di Ian Fleming. Veste
i panni dell’agente segreto sei volte, evita di rimanere intrappolato nel
ruolo e ci riesce dimostrando di essere un attore versatile. Lavora con
i più grandi registi del mondo, per citarne solo uno: Alfred Hitchcock in
Marnie (1964). La classe e l’abilità di attore cresce con l’età, così
come la qualità del buon whisky scozzese. Fiero delle sue origini - è un
fervente attivista dell’indipendenza della Scozia – non ha perso l’occasione per
esaltare la sua amata terra con una battuta sul calcio, felice che
l’Italia sia nello stesso girone e, soprattutto, della vittoria sulla Francia,
dichiara: “Non so se lo sapete, ma la Scozia è in testa”. Conclude con
la promessa che l’anno prossimo sarà di nuovo presente alla Festa del
Cinema.
Il premio è stato consegnato dal sindaco Veltroni, dopo l’intervento di
Ettore Scola che cita Machiavelli: “L’uomo eccellente deve avere il
coraggio delle azioni e insieme le risorse del pensiero”.
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(articolo pubblicato il 19/10/2006)
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