Borat, quando l'evento eclatante ti delude di Angela Rossano 1/2
Venerdì 2 Marzo è finalmente uscito anche in Italia l'attesissimo "Borat", film del 2006, che nel resto del mondo tra critiche e clamori ha attirato nelle sale cinematografiche milioni di spettatori.
La pellicola, diretta da Larry Charles, ha come protagonista Sacha Baron Cohen, comico britannico, che già da qualche tempo aveva fatto conoscere, nella trasmissione televisiva "Da Ali G Show" il suo straordinario personaggio. Borat appunto. Nel film, Borat è un giornalista kazako che parte alla volta degli Stati Uniti per girare un reportage su usi e costumi americani, cercando lui stesso di adattarsi alla vita negli States. Ma proprio all'inizio del viaggio si innamora della bellissima Pamela Anderson, e così, decide di girare il documentario non più a New York, come da programma, ma in California, nel tentativo di conoscere la sua eroina. La sua sarà una vera e propria avventura, girerà in lungo ed in largo il paese, sconvolgendo, sempre e comunque, il composto e borghese way of life degli Americani. Il film, uscito nel resto del mondo già da parecchi mesi, candidato agli Oscar, è apparso in Italia solo da due settimane. Sconosciuto il motivo di questo ritardo. Tantissime sono state le critiche, in molti paesi, tra cui il Kazakistan, addirittura è intervenuta la censura, ma nella maggior parte del mondo "civilizzato" il film ha raccolto commenti positivi, entusiasmando il pubblico, facendolo divertire e riflettere contemporaneamente. Light motiv dell'intero film è infatti, l'ironia sottesa ad ogni parola ed azione del protagonista: razzista, misogino e antisemita , un mix, che solo a pensarlo appare inverosimile( e pensare che per anni, anche per noi, era una normalità).
avanti >>>>>>
(articolo pubblicato il 16/03/2007)
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