Incontro ravvicinato col regista Marco Bellocchio di Valentina Capuano 3/3
Bellocchio si esprime poi sul ruolo dell'attore, che egli reputa non un semplice esecutore, talvolta capriccioso e narcisista, ma un professionista il cui mestiere, difficile come tutti gli altri, richiedono disciplina ed impegno costanti.
Gli viene infine chiesto di parlare di due film per i quali viene maggiormente ricordato: "L'ora di religione " e "Buongiorno notte".
A proposito del primo egli sostiene che il mondo cattolito fu diviso nell'esprimere un giudizio a riguardo su un tema così delicato come la religione. Quanto al secondo, che narra le vicende del rapimento Moro (Bellocchio avrebbe dovuto interpretare il protagonista, ndr), pare che anche qui la critica abbia avuto da ridire circa il modo eccessivamente benevolo col quale ha trattato i terroristi.
Poi il Maestro si dilegua tra la folla mentre parte del pubblico è rimasto in sala per assistere al suo film "Buongiorno notte".
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(articolo pubblicato il 24/07/2006)
Marco Bellocchio // Foto di Valentina Capuano
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