Un'ottima annata, di Ridley Scott di Valeria Liguori 2/2
E così quegli insegnamenti pieni di morale, un amore imprevisto per una bellissima donna del luogo, ed una rivale ereditiera che viene dal lontano, cambiano il percorso di vita di Mr Max Skinner, rendendolo in qualche modo "umano" ed ottimista, e non più legato esclusivamente ai soldi , non più capace di sentirsi superiore a tutti gli altri uomini.
Il film sembra dipinto con colori ad olio, scivoloso al punto giusto.
Le inquadrature scelte risaltano per il loro effetto, ricordando un po' la tanto amata pubblicità raffinata di Ridley Scott, le immagini sono accompagnate da una colonna sonora veramente evocativa. Ottima la fotografia, esaustiva ed esplicativa dei colori, dei sapori, degli odori, dei gusti tipici e dei sentimenti puri di quelle terre di Provenza; illuminazioni per mostrare e non mostrare, arricchiscono una sceneggiatura già piena e ben strutturata di dialoghi vivaci e scorrevoli.
Quindi si può dire che il regista predilige l'esagerazione evocativa e l'effetto, tipico della pubblicità, alla realtà nuda e cruda, come ad esempio quella del neorealismo.
Il fascino dell'enologia attira il pubblico e lo conduce in un viaggio di un paio d'ore piacevolmente fruibili in tutto relax. Si parla di vini pregiati ed etichettati, a vini segreti e nascosti ma ottimi, di annate da ricordare.
Nel complesso, un film carino e piacevole. Stupisce perché probabilmente l'aspettativa è inferiore al prodotto finale.
Lo consiglio per il suo effetto di compagnia e rilassante.
E ricordatevi che, a volte, la sincerità etilica può essere d'aiuto…
avanti >>>>>>
(articolo pubblicato il 15/04/2007)
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