300, di Zack Snyder di Valeria Liguori 1/2
Al centro il corpo. Possente, duro, muscoloso, oliato, squadrato. Ripreso anche nella sua intimità. I corpi di trecento uomini che fanno la differenza, guerrieri nati ed educati a combattere, precisi come macchine da guerra, freddi, che compongono squadroni coreografici proprio come li vuole Snyder, accompagnati solamente dalle loro lance e dagli scudi di protezione.
Dietro di loro cieli color pastello, spesso nuvolosi, tempestosi, ma difficilmente sereni, che inglobano i 300 uomini. Sfondi che rendono giustizia ed appoggio alla piattezza (voluta dal regista). data dall’azzeramento della profondità di campo. Il risultato sembra quasi essere un dipinto rinascimentale.
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(articolo pubblicato il 31/05/2007)
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