Santa Sede tra Russia e Manciukuò di Riccardo Mazzoni 2/2
Innanzi tutto due epoche storiche diverse, anche se accomunate dal sostantivo tensione. La Russia, nel periodo storico dei pontificati da Leone XIII a Pio XI, è carica di spinte sociali che culmineranno nella Rivoluzione d'Ottobre. Le sue conseguenze ricaddero nei campi dei rapporti con gli altri stati, in particolar modo con la Santa Sede nei suoi sviluppi sulla libertà di culto e sui rapporti diplomatici da intrattenere con la nascente Unione Sovietica. In questa sede grande ruolo gioca la figura di Papa Benedetto XV, al secolo Giacomo Della Chiesa. La sua lungimiranza, la sua percezione della Russia di quegli anni nei suoi aspetti politici, diplomatici e religiosi viene descritta con grande precisione nel volume curato dal dott. Valente.
Nel volume curato da Giovanni Coco la complessità dei rapporti vista con la Russia non diminuisce. Santa Sede e Cina, Santa Sede e Giappone, al tempo del Manciukuò è un argomento arduo, perché vede presenti nella stessa trama più protagonisti di grande calibro. Il punto centrale è l'obiettivo della Santa Sede, perseguito nell'epoca trattata dal 1932 al 1945, di creare dei rapporti diplomatici stabili con entrambi i paesi, dove per 'stabili' si deve vedere un lungo tracciato che ancora oggi viene percorso, per garantire anche il mantenimento di chiese locali. Il Manciukuò è un momento nel quale questi movimenti emergono ed il volume di Giovanni Coco intende offrire il suo contributo, soprattutto in merito al dibattito sul preteso riconoscimento de jure offerto dalla Santa Sede alla stato mancese, attraverso la documentazione custodita nell'Archivio Segreto Vaticano, accessibile da poco tempo agli studiosi.
Una costante emerge da entrambi i volumi: il grande ruolo svolto dalla Segreteria di Stato Vaticana. Il suo apporto è stato ben delineato dall'intervento di S.E. il Cardinale Tarcisio Bertone, ora Segretario di Stato Vaticano. Ruolo di profonda lungimiranza, dato che i frutti dei rapporti tra Cine e Giappone sono visibili ancora oggi, e di profonda conoscenza delle realtà con le quali la diplomazia vaticana si è confrontata. Pertanto elasticità, adattamento al tempo ma senza dimenticare la sua missione e le sue radici. Un apporto che ancora oggi potrà essere utilissimo per disinnescare le tante tensioni che avvolgono il nostro pianeta.
(articolo pubblicato il 19/10/2006)
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