La Basilica di San Pietro: una breve sintesi sulle sue origini di Chiara Comerci 1/1
Roma. 500 anni: tanto è lunga la storia dell'attuale basilica di San Pietro, fulcro della cristianità. In occasione del quinto centenario della posa della prima pietra è stata allestita la mostra "Petros eni", un itinerario attraverso la complessa storia della basilica. Le origini del culto di Pietro sono antiche, già dalla fine del I secolo d. C. fonti autorevoli, storiche e bibliche, documentano il martirio del santo collocandolo all'interno del circo di Gaio e Nerone. Anche sulla sepoltura dell'apostolo le fonti sono numerose, e concordano sulla presenza delle spoglie mortali di Pietro proprio sul colle Vaticano. Esistono infatti, al di sotto della basilica vaticana e delle fondamenta della precedente chiesa costantiniana, i resti di una grande necropoli romana, studiata per la prima volta in tempi recenti (l'inizio degli scavi, voluti dal papa Pio XII è del 1940, ma fu aperta al pubblico 10 anni dopo). Lo scavo ha portato alla luce testimonianze straordinarie: non solo reperti romani dei primi secoli dopo Cristo, ma anche e soprattutto una piazzola nei cui frammenti architettonici e murari si sono trovati i resti di un'edicola inscritta all'interno di un muro rosso con dei graffiti. "Petros Eni" (Pietro è qui), sebbene fortemente corrotta dal tempo, è proprio una delle scritte che appaiono sul muro e che identificherebbero la sepoltura dell'apostolo. Il luogo divenne il centro del culto del santo, e nei secoli l'area intorno alla tomba fu continuamente modificata per agevolare la visita dei pellegrini.
L'edicola risale al II secolo, e successivamente venne incorporata nel rivestimento marmoreo della Basilica costantiniana. Vennero inoltre aggiunti, al di sopra della sepoltura, la mensa della cripta (voluta da Gregorio Magno), l'altare di Callisto II (XII secolo) e, ancora sopra, un altare, detto "confessione", che si trova finalmente nell'attuale basilica sotto il baldacchino. In ogni caso si è mantenuta la comunicazione diretta con la sepoltura dell'apostolo, che anche oggi è perfettamente in linea con l'altare. Costantino decise di edificare un tempio sul colle Vaticano, e pose in opera un massiccio sbancamento delle sue pendici, interrando contemporaneamente la necropoli preesistente per gettare le fondamenta della nuova basilica. La chiesa fu terminata nel 349, aveva cinque navate ed era preceduta da un grande quadriportico con al centro una fontana. Anche le decorazioni non mancavano, i documenti parlano di numerosi mosaici ed affreschi. Delle tre porte che accoglievano i pellegrini, quella romana è inserita nella porta della odierna chiesa, mentre una delle porte che si aprivano sul lato lungo si trova a S. Paolo fuori le mura.
(articolo pubblicato il 31/01/2007)
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