Torna alla luce Villa Olivella nella zona di Castel di Guido di Valeria Liguori 1/1
filmato sugli scavi, a cura di Valeria liguori
Roma. Scoperto due anni fa il complesso nell'antica città di Lorium e presentato a Roma il 12/03 presso il Palazzo Massimo, dalla Soprintendenza Archeologica e dalla Guardia di Finanza.
Seguendo le tracce di alcuni "tombaroli" è stato possibile rinvenire, nella tenuta agricola di Castel di Guido sulla via Aurelia, l'impianto termale di una villa romana di dimensioni notevoli, datata II-III secolo d.C.
Le scoperte portano alla luce almeno 6 ambienti, tra cui il calidarium ed il frigidarium con pianta quadrata, ed un mosaico di grandi dimensioni sul pavimento.
Ed ancora una volta nell'antica città di Lorium si scava: dopo Villa di Monte delle Colonnacce e Villa di Monte Aurelio, ora a riemergere è Villa Olivella, scoperta due anni fa dalla Soprintendenza Archeologica di Roma in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Nel 2005 il Colonnello Giuseppe Zafarana ed i suoi uomini, sono giunti ai ritrovamenti seguendo le tracce di alcuni tombaroli che, in precedenza, avevano posto alcuni sostegni nel terreno e trafugato degli oggetti di valore. Successivamente, in seguito a perquisizioni domiciliari, è stata ritrovata una moneta del valore di 10.000 euro in una abitazione privata.
Solamente nel marzo 2007 è stato possibile dare la notizia al pubblico dei ritrovamenti.
Come ha dichiarato il Soprintendente archeologo di Roma, Angelo Bottini, "si è atteso a dare la notizia per consentire la messa in sicurezza della Villa".
Daniela Rossi, funzionario della Soprintendenza Archeologica responsabile del XVI Municipio, afferma che bisogna intervenire in maniera repentina per salvaguardare l'antica città di Lorium, prima che le necessità urbanistiche o di altro genere possano irrompere nel territorio.
Il sito archeologico è di proprietà della Regione Lazio e viene gestito dal Comune di Roma. Presto, inoltre, dovrebbe diventare del patrimonio capitolino.
La Soprintendenza ha stanziato 30.000 euro per consentire, durante la prossima estate, il proseguimento degli scavi, questa volta in collaborazione con i Professori e gli studenti dell' Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
"Dopo aver visto il grande mosaico, l'abbiamo ricoperto. Abbiamo pensato che strappandolo avremmo rovinato il monumento. La nostra speranza è restaurare la Villa ed aprire al pubblico", ha affermato Daniela Rossi.
Oltre alle due Ville delle Colonnacce e dell'Olivella, il territorio custodisce almeno altri 300 monumenti, risalenti al paleolitico fino all'epoca repubblicana.
Della "piccola Pompei", così è stata ribattezzata la città di Lorium, abbiamo fonti monto antiche sia letterarie e cartografiche, che ci hanno messo a conoscenza dell'esistenza delle Ville e del Borgo. Conoscenza confermata poi dai ritrovamenti.
(articolo pubblicato il 31/03/2007)
Si ringrazia per la foto la Soprintendenza Archeologica e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza
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