LeM dal Giappone di Riccardo Mazzoni 2/2
Il viso coperto a metà da chiodi, le spade, la donna di LeM non nasconde il suo carattere combattivo. Anzi, lo mostra chiaramente, non come senso di sfida ma come piena consapevolezza delle sue capacità. Ma accompagna il tutto con uno stile decisamente equilibrato. L'aggressività non caccia via l'eleganza, la consapevolezza non sovrasta la comodità. La donna LeM è attenta ai particolari, dedica molto tempo a sé stessa. consapevole che l'immagine ne trarrà giovamento. L'attenzione non significa abbondare in accessori, anzi un tratto caratteristico è l'assenza di particolari superflui. Si è raffinati e lineari, precisi e non eccessivi.
La cravatta sottolinea l'aderenza della donna ad una radice europea. Non si vuole presentare come una giapponese ma trae dal quel paese l'ispirazione per proporre il suo stile che, grazie alla cravatta, ricorda l'importanza della competizione. E tutta l'immagine della donna proposta da LeM converge verso il combattimento, facendo notare però che questo non implica una grande felicità. Combattere porta con sé le ferite, ben identificabili nei tatuaggi, accettate come parte del proprio vissuto e da far vedere, mostrare, come elemento di gran femminilità.
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