L'aggressività donna di Riccardo Mazzoni 2/2
Una prima risposta viene proprio dalla stilista. Esso è un logo, di sua creazione, che unisce l'immagine della pin-up con un'idea di aggressività insita nella natura della donna, verso la quale la società preferisce non guardare. Gli abiti presentati mostrano il volto della donna, tipicamente sempre ben visibile, punto di forza della sua immagine, nascosto. Non è una maschera di seduzione ma un indicatore dell'aggressività, un simbolo. Sotto quest'ottica, Ivana Spinelli è complementare ad Alessandro Cannavò. Mentre quest'ultimo spronava la donna a far uscire la sua aggressività all'esterno, a liberarsi delle facili e false classificazioni della società, Ivana Spinelli propone la medesima donna già aggressiva, senza però accompagnare la visione a critiche o proposte di soluzione. Pertanto sono complementari: Cannavò avverte questo problema e lo traduce; Spinelli lo vive e lo fa vivere alla sua donna.
La sfilata ed il marchio Global pin-up sottolineano un punto importante: non si può in eterno sfuggire ad alcuni aspetti che, sebbene scomodi, fanno parte della figura della donna. La sua aggressività è connaturata in essa come per tutti gli esseri umani e se ne deve riconoscere sia l'esistenza, sia la sua incapacità di poterla soggiogare tramite dettami della società, pena la presenza di ferite e repressioni per la psiche della donna stessa.
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(articolo pubblicato il 19/10/2006)
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