Sulle passerelle di AltaRoma sfila l'eleganza partenopea di MariaRosaria Cozza 2/2
Un richiamo alle protagoniste delle fiabe più famose, il tutto presentato in un'atmosfera magica, nella quale hanno preso forma quattordici splendide modelle, apparse per l'occasione alate. Ed ecco che pellicce da sogno, abiti di velluto adornati da piume di struzzo e da colli di visone, lane e sete pregiate, abiti lunghi dai ricami color oro con trasparenze solo a volte accennate, hanno contraddistinto la collezione dello stilista che, con la sua creatività, tipicamente partenopea, ha incantato proprio tutti. Una donna elegantissima e moderna, impreziosita da accessori originali e unici, realizzati interamente dagli artigiani della maison Domimì e tutti rigorosamente made in Italy.
"Vestire la donna, non svestirla" ha spiegato il couturier ai nostri microfoni al termine della sfilata. Una considerazione questa che sembrerebbe quasi contraddire la moda di oggi caratterizzata da abiti sempre più scollati e succinti. Un ritorno al vedo non vedo, volutamente perseguito dallo stilista, per una donna esclusiva, sempre femminile e di gran classe.
"Basta con le solite scollature, basta corpi nudi sempre in primo piano, la donna è bella, anzi più bella se mostra qualche piccolo difetto" aggiunge lo stilista.
A chiudere la sfilata in grande stile, come in ogni defilè che si rispetti, il pezzo forte della collezione, il sogno di tutte le ragazze, l'abito da sposa. Una eleganza fatta di semplicità ma anche di frivolezza, come ci spiega lo stilista, interamente ricamato a mano, di cotone in seta lavorato con il filo, il tema prescelto per l'edizione di quest'anno di AltaRoma. La curiosa storia del talento partenopeo misconosciuto in patria e apprezzato subito fuori dai confini della Campania, si ripete ancora una volta per questo talentuoso couturier, ricco di fantasia e ingegno.
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