Marlies Dekkers, la libertà come stato dionisiaco di Riccardo Mazzoni 1/1
Dutch touch AltaRomAltaModa luglio 2007, foto di Rodolfo Mazzoni
Marlies Dekkers presenta nel suo libro 33 Propositions la sua definizione di libertà. Anch'essa è una proposizione e proviamo a scoprire se si intuisce il sistema filosofico che sorregge tutta la sua produzione di lingerie.
Il ragionamento della Dekkers afferma che la libertà è uno stato intellettuale nel quale le verità, che noi solitamente abbiamo, cedono il posto a condizioni vere e non vere al contempo stesso, dove trovare una spiegazione è irrilevante: questa è la natura della libertà. Su questo senso, rafforza il suo pensiero citando un aneddoto del filosofo cinese Chuang Tzu.
Con pochissime parole e con una sola citazione, parrebbe che la Dekkers voglia appropriarsi di un concetto sul quale millenni di filosofia hanno dibattuto con accanimento, dall'antica Grecia ai grandi Dottori della Chiesa, fino ai giorni nostri; per non parlare della teoria politica o della giurisprudenza. Sebbene sia facile scivolare nei dintorni della libertà, ancora di più si rimane sorpresi considerando che è una proposizione che deve sorreggere una produzione industriale: c'è qualcosa di vero o è solo un tentativo mal riuscito di rivestire un prodotto intimo di eccessiva sapienza?
Considerando l'apparato industriale e creativo che ha messo in moto con le sue creazioni, la Dekkers gioca sul fatto che l'inebriarsi di libertà può portare in una situazione di sogno dove non tanto le risposte sono irrilevanti, perché si è in uno stato dove gli opposti convivono insieme, quanto le domande: è il dubbio, il motivo, lo spiegarsi razionalmente di un'azione che cessa di avere rilevanza per una persona. In questo stato, dove il vero è uguale al falso, la guida delle nostre azioni lo assume l'istinto. Pertanto, sembra che la Dekkers inviti il lettore, e soprattutto la lettrice, a lasciar andare la propria fantasia e il proprio istinto, a godere della lingere indossata e così anche la persona che la vede, dove solo in questo stato "dionisiaco" l'immaginazione è sempre libera, agile e pronta ad accogliere le fantasie di entrambi.
(articolo pubblicato il 31/08/2007)
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