Un saggio innovativo su un tema sempre attuale. La felicit�, una chimera sfatata di Anna Giuffrida 1/1
Carpe diem, dicevano i latini. Ma oggi sembrerebbe impossibile. Come se respirare lo fosse. Oppure osservare il mondo che ci circonda con infantile estasi. Esiste, allora, la tanto ambita ricetta della felicit�? Tra le tante proposte che puntualmente giungono, tutte con l'insuperabile limite di guardare a questo universale problema da un unico punto di vista, un suggerimento lo fornisce il romanzo di Raffaele Calabretta, "Il film delle emozioni".
Un libro che, con il supporto di uno stile narrativo coinvolgente, cattura l'attenzione anche del lettore pi� pigro. E, con l'aiuto del racconto autobiografico, rende ancora pi� reale il vortice emotivo in cui vive il protagonista del libro, l'alter ego Gabriele. Ritrovarsi nelle piccole grandi paure del personaggio, nella sua a volte ipercelebralit� e nell'iniziale chiusura protettiva al mondo esterno sar� dunque inevitabile. La marcia in pi� al romanzo la d� lo stesso autore-protagonista che, in quanto ricercatore del CNR, spiega a s� e agli altri le semplici tecniche per liberare le emozioni positive. Individuando, innanzitutto, la fabbrica di tutte le ingombranti paranoie: l'amigdala. Primitivo sistema di difesa umana, spiega Calabretta. Ma, in alcuni casi, troppo spesso attivato da un'indole sensibilmente emotiva. E quindi a rischio cortocircuito.
Un testo per tutti e tutte le et�. Da leggere, da vedere. Per imparare qualcosa che, infondo, gi� sapremmo: vivere a pieno la vita.
(articolo pubblicato il 25/11/2006)
Intervista a Raffaele Calabretta
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