Una vita al servizio dell'arte: centenario di Cesare Brandi di Chiara Comerci 1/1
L'Italia, si sa, è la patria dell'arte. Ed il patrimonio immenso che possediamo deve essere continuamente preservato e difeso.
Cesare Brandi era per l'appunto un vero e proprio paladino dell'arte: nato a Siena nel 1906 entra a soli 24 anni nell'Amministrazione Statale di Tutela delle Antichità e Belle Arti, dove rimarrà fino al 1960. Nel 1941 (durante la guerra!) viene inaugurato l'Istituto Centrale per il restauro, che Brandi dirige per 20 anni insieme a Giulio Carlo Argan. Ma l'opera di Brandi non finisce qui, le sue numerose pubblicazioni sono fondamentali sia per conoscere la poliedricità dell'uomo (scritti di viaggio, saggi pubblicati su quotidiani, poesie, critica d'arte, filosofia dell'arte), sia per riconoscere l'immenso apporto che Brandi dà al concetto di restauro: la Teoria del restauro, pubblicato nel 1963 e tradotto in moltissime lingue, è tutt'oggi uno dei testi su cui si basano le tecniche moderne di restauro. Basti pensare che per il recupero della volta della Basilica di San Francesco ad Assisi sono stati usati i procedimenti inventati da lui più di mezzo secolo fa. Fino agli ultimi anni della sua vita Cesare Brandi svolse attività di consulenza e missioni di restauro per conto dell'Unesco o di singoli stati, oltre ad essere stato vice presidente di Italia Nostra e presidente del Comitato di Settore per i Beni artistici e storici del Consiglio Nazionale Beni Culturali.
La conferenza stampa è stata promossa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni e le iniziative culturali del centenario dalla nascita di Cesare Brandi, ed è stato un consuntivo delle iniziative promosse durante il 2006. Ma c'era anche un altro motivo per questa presentazione, ed è il convegno di studi che si terrà a Roma il 30 maggio (Accademia Nazionale dei Lincei), il 31 maggio ed il 1° giugno (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Complesso del S. Michele). Tre giornate durante le quali, attraverso le testimonianze di molti illustri personaggi del mondo dell'arte e non solo e proiezioni documentarie relative allo stesso Brandi, emergerà ancora una volta un ritratto a tutto tondo dell'uomo che con tanta passione e fervore ha dedicato la propria vita all'arte in tutte le sue forme. In chiusura citiamo le parole dell'On. Francesco Rutelli, che ha inviato un breve messaggio al Comitato non potendo essere presente: "Celebrare Cesare Brandi vuol dire ricordare lo storico dell'arte e critico insigne, lo studioso ed autore di testi appassionanti, un viaggiatore unico, uno straordinario collezionista, un minuzioso osservatore di opere e paesaggi, ma soprattutto un funzionario ed un dirigente modello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nella nostra Direzione Generale alle Antichità e Belle Arti".
(articolo pubblicato il 31/05/2007)
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