Buon compleanno A.S. Roma! Proseguono i festeggiamenti al Testaccio di Michela Monferrini 1/1
Roma. L'A.S. Roma non smette di festeggiare i suoi primi 80 anni. Lo ha fatto in una calda serata di luglio,
all'Olimpico, davanti a cinquantamila tifosi e a un presidente Sensi più commosso che mai. Lo ha fatto con i fuochi d'artificio, la torta, la presentazione degli ultimi arrivati in rosa e tutti, ma proprio tutti i giocatori che hanno scritto un pezzo della sua storia, quelli che sono rimasti per anni, quelli che hanno avuto solo il tempo di un gol o di una convocazione, e quelli che invece non potevano esserci, ma che hanno partecipato lo stesso attraverso un filmato, un ricordo, o lo sguardo del proprio figlio verso quella curva che tanto li aveva amati, ricambiata, com'è stato per Agostino Di Bartolomei.
Poi la squadra è andata a festeggiarli a Milano, questi 80 anni, con la vittoria della Supercoppa, e nella tana di San Siro, ancora una volta, i coriandoli giallorossi hanno riempito il palco sottostante la tribuna nerazzurra e i tifosi hanno cantato "Roma Roma Roma" mentre i padroni di casa, a tempo di record, raggiungevano l'uscita.
E ancora, domenica scorsa, a Palermo, quando con un calcio veramente spettacolare la squadra ha vinto la prima gara di campionato con le maglie nuove che recano sul petto il numero 80 al centro di un cuore, ovviamente, giallo e rosso.
Ma i romani, si sa, non è solo questione di calcio, vorrebbero che la festa non finisse mai e allora ecco un altro appuntamento da non perdere.
L'Unione Tifosi Romanisti ha organizzato una mostra all'ex Mattatoio di Testaccio (padiglione 9/c), che ripercorre la storia della società, da quel lontano 7 giugno 1927, quando Italo Foschi fondò le tre società preesistenti (Roman, Alba e Fortitudo), fino ai giorni nostri, quelli dell' "era Sensi". Dal 27 agosto al 15 settembre sarà possibile vedere tutti i premi ottenuti (comprese le recenti Coppa Italia e Supercoppa), i vecchi biglietti, le tessere degli abbonamenti, le maglie, le figurine, i filmati e le fotografie. Un percorso, dunque, non solo per i tifosi, ma per chiunque sia appassionato di calcio e voglia compiere un tuffo nel passato dello sport più amato.
(articolo pubblicato il 31/08/2007)
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