Elezioni amministrative maggio 2007: nuova linfa per il dibattito politico di Angela Rossano 2/2
Esaminando i risultati sembrerebbe netta la vittoria del centrodestra, che già parla di dimissioni del governo Prodi e di elezioni anticipate, affermando che il voto degli Italiani ha mandato a casa il presidente del Consiglio e i suoi Ministri. L'altra ala del Parlamento invece, che ha perso nel Paese quel consenso che al contrario aveva trovato alle elezioni politiche del 2006, parla di un voto indicativo ma non determinante, dichiarando di voler continuare con la linea politica seguita finora, riservando una maggiore attenzione per i problemi del nord Italia.
Ma naturalmente nel nostro Paese niente è così semplice come sembrerebbe, e perciò ogni occasione è buona per accendere dibattiti vuoti di senso e soprattutto vuoti di proposte concrete per risolvere le difficoltà di un'Italia che è tra i paesi più arretrati d'Europa. Anche queste elezioni anziché aprire gli occhi di tutti coloro che in un anno di governo hanno pensato solo a polemizzare su argomenti poco interessanti per i cittadini, hanno dato nuova linfa per riprendere le polemiche. Ci ritroviamo quindi a dover sentire dichiarazioni del centrodestra che per le solite manie di protagonismo non riesce a realizzare quale sia il vero problema della politica italiana, e che parla del risultato delle amministrative come se fosse l'ultima spiaggia per un governo ancora troppo giovane, non considerando invece il voto come l'espressione di singole realtà cittadine, che non sempre si rispecchiano in ideali politici così netti come quelli che animano il Parlamento.
Se questa è la situazione alquanto sconfortante del centrodestra, non va per niente meglio nel centrosinistra. Il capo della maggioranza è occupato infatti a badare ogni giorno ai suoi ministri troppo litigiosi, a mettere d'accordo l'ala centrista con quella di sinistra, e a far capire a Mastella da che parte sta. E anche quando ci si trova davanti ad una rilevante sconfitta politica ci si gira dall'altra parte facendo finta che tutto vada bene, e rassicurando gli elettori che ormai dubitano seriamente che ci possa essere una soluzione a tutto questo. Insomma sembra proprio che non ci sia futuro per noi cittadini, costretti a subire quotidianamente i dispetti di politici troppo impegnati a dare libero sfogo al loro ego politico, così impegnati da non accorgersi, nonostante il voto, di quale siano realmente le nostre esigenze.
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(articolo pubblicato il 31/05/2007)
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