Prova a volare: il "nuovo" film di Riccardo Scamarcio di Angela Rossano 1/1
Alessandro è un ventenne rimasto orfano che si trova a capo dell'azienda di famiglia, Gloria, una sedicenne costretta a sposarsi perché rimasta incinta, le vite dei due ragazzi si incroceranno al matrimonio di lei, dove Alessandro in attesa di decidere della sua vita lavora come cameraman, mentre Gloria si ribella al destino che l'attende e decide di fuggire, coinvolgendo involontariamente il ragazzo.
Questa la trama del "nuovo" film di Riccardo Scamarcio, Prova a volare, opera prima del regista Lorenzo Cicconi Massi.
Il film, girato nel 2003 e distribuito dall'Istituto Luce, è uscito nelle sale italiane con quattro anni di ritardo, solo adesso che il giovane protagonista è diventato la grande star del cinema nazionale. Ma proprio questa sua celebrità lo ha spinto a rinnegare il film poiché troppo lontano nel tempo, e che quindi non trasmetterebbe al pubblico un'immagine equivalente rispetto al personaggio che è diventato, un lavoro giovanile che non rispecchia la maturità attuale. Polemiche a parte, il film, che vede protagonista una altrettanto giovane Alessandra Mastronardi, ha riscosso un discreto successo di pubblico e nel complesso è un buon prodotto, arricchito dalla partecipazione di due attori più maturi: Antonio Catania ed Ennio Fantastichini, che con la loro interpretazione hanno aggiunto quella serietà e profondità ad una vicenda che vuole essere una riflessione sul rapporto genitori e figli, e sulle difficoltà nel diventare adulti, e non una superficiale storia di adolescenti incompresi.
Girato per lo più a Senigallia paese natale del regista, nelle Marche, la pellicola è anche un'affettuosa illustrazione del mondo e delle tradizioni marchigiane, ma è soprattutto un incantevole ritratto del paesaggio che circonda i due ragazzi durante la fuga, che dalle Marche arrivano in Molise attraversando colline e campi di girasoli, che si innamorano all'ombra di un cielo stellato, e si risvegliano alla prima luce di una romantica alba. Impeccabile dunque la fotografia del film, che conferma il grande talento del regista, fotografo di fama internazionale e vincitore di numerosi premi fotografici.
Una buona prova per i giovani protagonisti e per il neo regista, un valido film che nonostante le polemiche accrescerà il successo del divo Scamarcio.
(articolo pubblicato il 31/08/2007)
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