Il diavolo veste Prada di Valeria Liguori 1/1
Commedia brillante tratta dall'omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger "Il diavolo veste Prada".
La neolaureata, trasandata ed ingenua Andy Sachs, aspirante giornalista, si reca a New York con l'animo pieno di ambizioni: sogna di scrivere sul New Yorker, ma finisce sotto le grinfie di Mirando Priestley, spietata direttrice del Runway, donna estremamente alla moda e circondata dal mondo del glamour, donna in grado di aprire le porte del paradiso alla giovane ragazza, la quale è costretta a sottostare alle regole crudeli del mondo della moda.
Andy capirà che non si può passare incolumi nel mondo dell'apparire delle passerelle…Alla fine farà carriera divenendo un bellissimo cigno, una quasi top-model, imparando a convivere con il mondo delle passerelle, delle feste da vip, dei regali costosi, e soprattutto grazie ad un angelo custode di Miranda che plasma l'immagine della ragazza donandole un tocco di classe.
Strabiliante Meryl Streep: emerge ancora una volta la sua grandezza, e questa volta interpretando un ruolo dittatoriale nello spietato mondo della moda, con un carattere che ricorda molto Crudelia Demon in "La carica dei 101" : sostituendo i cani con le segretarie le strema, esaurendole, pretendendo che seguano una serie di importantissime regole: lavorare senza fermarsi mai ed essere sempre alla moda.
Film di grande pubblico, diretto dal regista David Frankel (ha diretto molteplici episodi di Sex and the City), che ha ottenuto un ottimo risultato nei botteghini americani, dove l'abbinamento moda/glamour/cattiveria è agli apici della cultura.
Commedia dell'apparire quindi, una sorta di storpiatura della favola di Cenerentola, che termina con un classico happy-ending hollywoodiano.
Scritto in maniera deliziosa, anche se pecca di attimi di sottotono , è ben evidente il distacco tra il ruolo della direttrice della rivista dalla ragazza di provincia.
Il film non è pretenzioso, non ha una morale precisa, non sferra attacchi contro il contestato e discusso mondo della moda, non analizza né approfondisce.
Forse è per queste ragioni che il risultato è brillante, leggero.
E' solo la storia di una trasformazione dalla genuinità alla ragnatela del mondo glamour.
Il diavolo veste Prada, ma anche Dolce&Gabbana. "Con due b o con una ?" chiede ingenuamente Andy, mentre dall'altro capo del telefono qualcuno le riattacca bruscamente il telefono...orrore!!!
(articolo pubblicato il 31/01/2007)
Locandina del film
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