Recensione di Arrivederci Jack di Michela Monferrini 1/1
Magari saremmo andati a vederlo lo stesso, anche se non avessero cercato di convincerci (insistentemente) del fatto che quest'episodio fosse il definitivo. Magari saremmo andati al cinema per curiosità o perché i primi due film c'erano piaciuti o semplicemente per la bella faccia di uno qualsiasi tra i protagonisti. Magari avrebbero potuto dircelo, che si sarebbe trattato dell'ennesima saga infinita (come riportato nelle interviste realizzate a Johnny Depp e pubblicate, sapientemente, solo dopo l'uscita del film, in contemporanea nelle sale mondiali). Di certo, è stato frustrante trovarsi non preparati di fronte all'ennesimo "arrivederci alla prossima puntata" quando si era ormai sicuri di assistere alla chiusura del cerchio (ma del resto, sembra che i continui rimandi alla conclusione di una storia vadano di moda nel mercato cinematografico, vedi i vari "ultimi capitoli" di Harry Potter). E comunque, ancora una volta questo non sembra aver colpito più di tanto la stragrande maggioranza del pubblico, che continua a dare ottime risposte sul fronte del botteghino. Eppure, dopo aver visto "I pirati dei carabi - ai confini del mondo" viene da chiedersi se tale riscontro continuerà ad esserci, visto anche, e soprattutto, un finale più aperto che mai, con tanto di dispiegamento di carta geografica e scelta della prossima tappa (e presumibilmente, del titolo del prossimo episodio).
Ma il film non si limita a non chiudere la partita. Si perde, infatti, in continui riferimenti ai primi episodi che solo i fedelissimi avranno saputo ricordare e ricollocare fedelmente, così come si lascia prendere la mano dal budget infinito (il più ingente nella storia del cinema) che è stato messo a disposizione, con ottimi risultati sul piano degli effetti speciali, ma cadute clamorose su quello della sceneggiatura.
Poche, le novità: l'allargamento della missione al mondo dei morti, un Jack Sparrow visionario che vede moltiplicarsi sé stesso ovunque, un tocco orientaleggiante ai look dei protagonisti e alle ambientazioni, e una chicca: Keith Richards nei panni del padre- pirata di Jack.
Ritroviamo dunque l'impeccabile istrione Johnny Depp - Jack Sparrow, che avevamo perduto al termine de "La maledizione del forziere fantasma", la bellissima Keira Knightley, il fascinoso Orlando Bloom. Ma anche il solito affollarsi di polipi, teschi e muschi vari, mappe e bussole da interpretare, mete da raggiungere, mari (sempre più pericolosi) da solcare. Cannoni annacquati, sciabole e incantesimi spezzati, baci in momenti poco opportuni, divinità risvegliate, scimmie, pappagalli, granchi. E una spettacolare battaglia finale, che di finale non ha proprio niente.
(articolo pubblicato il 31/05/2007)
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