Memorie di una geisha di Valeria Liguori 1/2
Lo scrittore Arthur Golden nel suo romanzo ha l'intenzione di smentire sia il concetto di "geisha come prostituta", sia il pensiero opposto, secondo cui la geisha si discosta completamente dalla pratica della prostituzione".
Inoltre è esplicita la volontà di evidenziare la grandezza e l'importanza dell'Arte: "tutto il film deve essere considerato come una elegante danza" dice R. Marshall, il regista, appoggiato da uno dei produttori: Spielberg.
Cosi svelano all'Occidente un universo segreto, quasi del tutto sconosciuto, intrigante, fatto di rituali e di strategie comportamentali spesso inenarrabili, che creano quasi l'illusione di trovarsi di fronte ad un mondo reale.
Iwasaki Mineko, Geisha a cui Golden si è ispirato per la sua vicenda, lancia delle accuse di tradimento allo scrittore, incolpandolo di aver raccontato non la sua vita, ma una storia piena di falsità alterando l'idea di "cultura" a cui essa appartiene. Strano è che il pensiero di maggior rilievo contro il libro ed il film sia proprio quello della Musa ispiratrice dell'autore...
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(articolo pubblicato il 29/06/2006)
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