La cena per farli conoscere di Valeria Liguori 1/1
Film di donne, anche se il protagonista θ un uomo. Un uomo disperato, che trova la sua strada grazie alle tre figlie.
Diego Abatantuono, ormai imprigionato nell'unico ruolo che pare in grado di recitare: quello del personaggio un po' fuori dalle righe con una sola, un po' attonita, espressione.
Pupi Avati, regista spesso sopravvalutato dalla critica, sembra impegnare tutte le sue energie nel valorizzare al meglio in poker di donne che θ la vera attrazione di questo film.
Quattro strepitose bellezze, mostrate anche grazie ai primi piani continui illuminati da luci ben studiate.
Il film θ incentrato sul personaggio interpretato da Abatantuono, attore un po' patetico che si ritrova alla fine della sua carriera alla disperata ricerca di rivendicare la sua fama. Tre figlie sparse per il mondo che con lui, padre da sempre disattento, hanno interrotto i rapporti.
Peccato che il regista insista per tutta la durata del film ad alternare recitazioni serie e pensate ed ambientazioni realistiche con vere e proprie macchiette in stile anni '60. E Avati questo registro che richiederebbe maggiore ironia e leggerezza, non θ proprio in grado di dominarlo.
Abile, invece, il montaggio: sin dall'inizio ci introduce nelle vicende dei personaggi, che apparentemente non mostrano legami tra loro e che addirittura vivono in diverse nazioni, mantenendo attenta l'attenzione dello spettatore.
(articolo pubblicato il 31/03/2007)
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