Presentazione di un "imbroglio italiano" presso il circolo canottieri Roma
Commento raccolto da Chiara Comerci
Stefano Rodotà sul libro 'Laici'
Roma. Siamo stati alla presentazione del nuovo libro di Massimo Teodori, già noto ai lettori di UniversyTV.it, nella preziosa cornice del Circolo Canottieri Roma. Intervengono nella discussione Stefano Rodotà, già garante della Privacy e docente di Diritto Civile all'Università La Sapienza, Marco Politi, giornalista vaticanista di Repubblica, Monica Maggioni in veste di moderatrice, giornalista e conduttrice televisiva di Rai Uno e l'attrice Monica Occhini.
Dopo la presentazione degli ospiti interviene Stefano Rodotà, sottolineando l'importanza di Laici nel fare nomi e cognomi, della storia passata e recente, di politici che hanno avuto rapporti diversi con la Chiesa. Per arrivare a dimostrare che oggi questo rapporto è falsificato da un liberalismo dichiarato ma disatteso - basti guardare alla scarsa disponibilità al dialogo fra politici, fra religioni - e dall'affermazione della propria identità (sia essa nazionale, religiosa, politica) piuttosto che del rapporto con l'altro.
Il libro analizza i rapporti dello stato con la Chiesa: ebbene ecco un altro punto dolente. Le gerenze non sono più chiare: chi politicamente si barrica dietro i valori che la Chiesa propugna, con forza quasi "politica" tanto da essere considerata invadente, non mantiene più il distacco "laico" che l'Istituzione deve avere nei confronti della religione. E chi si dichiara laico non si rende conto che questo significa riconoscimento e confronto anche con le realtà religiose, qualsiasi esse siano e soprattutto non è relativismo assoluto e assenza di valori. Un quadro preciso ma a suo modo sconvolgente della realtà odierna, sintetizzato con estrema lucidità.
Marco Politi conferma la caoticità della situazione sottolineando come anche all'interno della Chiesa siano cambiati i rapporti: il concetto del pastore e del gregge non rispecchia più la realtà del Cattolicesimo, dove invece i credenti sono protagonisti delle proprie scelte. E se il mondo della politica lamenta l'invadenza della Chiesa ciò può anche significare che le stesse istituzioni non hanno la forza necessaria per bilanciarne il peso.
Altro fattore da non sottovalutare è la realtà multietnica del nostro paese, che porta con sé il confronto necessario con altre culture e religioni. E rende necessaria la laicità dello Stato per evitare trattamenti di favore.
Su questa nuova realtà va ad inserirsi l'analisi critica di Teodori, che chiude l'incontro sostenendo ancora una volta il dovere dello Stato non di imporre dei valori, ma di consentire a tutti di sostenere i propri.
(articolo pubblicato il 21/05/2006) |