Incontro-confronto sulla nobile arte del comporre versi

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Roma. Dopo i primi due appuntamenti (ospiti Claudio Damiani e Valentino Zeichen) prosegue alla libreria Arion di Piazza Montecitorio la rassegna “Corpo a corpo con la poesia”, seminario-laboratorio-reading che vede la partecipazione di alcuni tra i migliori poeti italiani di oggi.

Fil rouge del laboratorio è Davide Rondoni, critico, poeta, direttore del Centro di poesia Contemporanea di Bologna, a cui spetta il compito di presentare l’ospite e di interrogarlo attorno ad una determinata tematica della sua poetica.
Con Claudio Damiani, poeta, fondatore della rivista letteraria Braci, nonché vincitore dell’edizione duemilasette del Premio Mario Luzi, si è parlato del rapporto con la tradizione e dell’importanza dei classici nella formazione d’un poeta, o d’una qualsiasi persona che voglia cimentarsi con la scrittura ad un livello più approfondito.

Damiani ha sostenuto con forza l’immortale bellezza di certi autori la cui conoscenza non può restare a livello scolastico, ma deve essere invece inseguita, indagata, fin quando le parole dei “maestri” non risuonino quasi come quelle d’un amico (si parla di Dante, Petrarca, Leopardi, solo per restare ai nomi più importanti).
Con Valentino Zeichen, si è partiti invece dal tema dell’occasione, tema caro a Eugenio Montale, per arrivare a quello, strettamente connesso, della committenza, anche attraverso la testimonianza degli stessi Zeichen e Rondoni, che hanno affermato d’esser stati chiamati non di rado a comporre (secondo, dunque, un’usanza mai tramontata) poesie e sillogi per i più disparati motivi: per un quotidiano, per uso personale del committente, per far pubblicità al prodotto di un’azienda, per accompagnare opere d’altre arti (teatro, pittura, eccetera).

Zeichen ha poi continuato leggendo alcune delle sue pungenti “dediche” scritte negli anni, testi brevi intrisi di umorismo inglese e ispirati a giornalisti, scrittori, poeti, amici (probabilmente diventati nemici dopo la lettura di questi componimenti). Martedì 5 febbraio sarà la volta di Gabriella Sica, che, anche lei incalzata da Davide Rondoni, dialogherà con il pubblico sul tema Metro e Non Metro. Infine, il 12 febbraio, toccherà a Daniela Attanasio, che discuterà sul genere del verso poetico: il maschile, il femminile e tutte le altre possibili contaminazioni.

Durante gli incontri, i partecipanti hanno inoltre la possibilità di leggere alcuni loro testi sottoponendosi così al giudizio critico dei poeti, e instaurando un rapporto che superi, per una volta, la classica divisione palco – platea, e si faccia dialogo costruttivo per tutti.