Il futuro della moda italiana sono i giovani, niente di più facile, niente di pù importante

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Milano. La settimana della moda milanese ha aperto con un interessante match di giovani talenti.
Entusiasmante la sfilata organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, che ha visto partecipare Andrès Caballero, Gilda Giambra, Chicca Lualdi, Elena Pignata e Valentina Vizio, Federico Sangalli, Fabio Sasso e Juan Caro, come protagonisti della seconda edizione dell’Incubatore della Moda.

Il progetto, finanziato dal comune di Milano, è volto a fornire i mezzi per garantire lo start-up di giovani e talentuosi stilisti che hanno lavorato duramente alla creazione di nuovi marchi. San Andrès, Gilda Giambra, BeeQueen, a.VE ante vesperum edicta, Federico Sangalli Milano, Leitmotiv, i marchi appena nati e già a confronto con la vetrina internazionale di Milano Moda Donna. La sfilata, in anteprima a Tokio, è stata presentata in apertura della settimana della moda, nella cornice della Fieramilanocity, nell’area dedicata a Milano Moda Donna. La sede dell’”Incubatore” è nella storica società di Incoraggiamento di Arti e Mestieri, in via Santa Marta, dove vengono offerti alle giovani aziende, uffici e laboratori attrezzati.

L’Incubatore della Moda è una delle strutture portanti che costituirà parte del più grande progetto dell’Istituto Nazionale della Moda che si insedierà nelle nuove strutture dell’Isola-Garibaldi.
Interessante la collezione di a.VE ante vesperam edicta, che ha presentato vaporosi boleri con cappucci di tessuti aerei che incorniciano i volti, suggerendo citazioni di opere ottocentesche, (come il quadro di Hayez “il consiglio della vendetta”) per fornire un’idea romantica che si fonda con il futuribile. Le sovrapposizioni dei tessuti, tutti filati sottili, prediligono la sovrapposizione allo spessore puro dei materiali. I tessuti si trasformano, raggrinziscono, i colli esasperati, diventano avvolgenti come sciarpe. I capi inneggiano l’uso della forbice come abile strumento del gioco di sottrazioni, ad anticipare con i tagli quello che è raccontato dallo strato successivo. Abili giochi di sovrapposizioni, incastri, forme che si svelano e nascondono.

Gilda Giambra predilige l’ironia che si fonde con l’eleganza. I suoi contrasti suggeriscono il carattere giocoso del fumetto. La preziosità è sempre stemperata da accostamenti inusuali. La canzone di Yann Tiersen scritta per il film “Il meraviglioso mondo di Amelie” fa da cornice ad un quadro dalle note fiabesche. BeeQueen gioca con la semplicità della maglia, impreziosendola con materiali in contrasto tattile e visivo. Leitmotiv ci regala una ricchezza visuale che costringe il corpo a fondersi con rappresentazioni di elementi naturali. Figure di animali, costellano le stoffe. Le forme scomposte tradiscono la regolarità dei corpi. Le maniche si allargano, si irrigidiscono fino a dimenticare la loro originaria funzione. San Andrès con la sua collezione sposa la sostenibilità. Sete e cotoni compongono motivi geometrici, giocati sui toni del bianco e del nero. I dettagli, come i bottoni, diventano elementi decorativi, che evidenziano la struttura del modello. Federico Sangalli sottomette i corpi alla verticalità che si impone come una struttura. Le linee portanti, come in architettura, delinano il carattere dell’abito che calza appropriandosi del corpo. Sei i talenti, sei le voci udite nel tempio della moda milanese, che fanno coro a nuove voci che succederanno nella prossima edizione, già annunciata dalla Camera della Moda.

Timidamente affacciati alla passerella, i giovani protagonisti, emozionati per il loro debutto, sono stati accompagnati da una madrina entusiasta come Martina Colombari.