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Passione tra un uomo ed una donna vista con gli occhi maschili. Roberto è innamorato di Sara e farebbe qualsiasi cosa per lei. Ha voglia di convivere, di condividere a pieno la vita con la sua donna. Dopo la proposta di convivenza e poi di matrimonio arriva la crisi.

Roberto si ritrova da solo con il desiderio di cominciare una vita nuova ed un amore nuovo. Sara invece riesce a mantenere una certa freddezza sentimentale, non lasciandosi mai coinvolgere fino in fondo fino a sparire in un week end in cui il suo cellulare rimarra’ sempre spento. Roberto incuriosito indaga e scopre il tradimento della donna con un altro uomo. Roberto la respinge, ma soffre come mai ha sofferto prima. Amore e odio convivono in lui e lo inseguono nell’insonnia che diventa compagna di notti passate a passeggiare da solo, nel buio, senza luna. Questa è la fase in cui Roberto “rinasce”, cominciando una nuova vita priva di eccessi ma ricca di grande equilibrio, soprattutto interiore.
Maria Sole Tognazzi firma la regia, parlandoci dell’amore con gli occhi di un uomo. Il suo modo di amare la carne, di sentirsi attratto, il suo modo di pensare ad un futuro in due, il suo modo di soffrire un dolore della separazione forzata da chi si ama, un amore che esiste ma che non ha piu’ senso di esistere.

Pier Francesco Savino interpreta con molta cura il personaggio di Roberto. Attraversa la città di Torino nella sua solitudine e nel suo dolore cosi’ visibile seppur silenzioso. Tognazzi lo scruta con occhio vigile e continuativo, quasi volesse seguirlo per indagare il suo dolore. E lo fa entrando nella vita quotidiana, nelle piccole azioni che costruiscono dapprima il suo amore, e poi la sua distruzione. Quando arriva una nuova donna, Alba, interpretata da Monica Bellucci, Roberto ha paura di vivere una nuova storia. Ci prova, ma con molta fatica. Si sente addosso il rimpianto di un amore cessato e la paura di un nuovo sentimento.

La sceneggiatua è scritta da Ivan Cotroneo insieme alla Tognazzi. Riescono nell’intento di dirci qualcosa sull’amore. Qualcosa visto con occhi diversi. Partire dall’amore fino ad arrivare a capire il senso della vita, in una lettera scritta da Carlo, fratello di Roberto, lettera indirizzata a se stesso prima di un intervento difficile da cui non saprà se mai si risveglierà per poter rileggere quelle righe.
La regia non regala niente di nuovo allo spettatore. Una vita normale, un amore difficile. Poche emozioni visive.