pagina 1/1

Due ore piacevolissime per raccontarci l’amore nel quotidiano. Ed è subito un successo al botteghino. Con questo film Fausto Brizzi riafferma il suo talento dopo il boom inaspettato di “Notte prima degli esami”. “Ex” è un film corale che riunisce un cast artistico d’eccellenza che spazia dal cinema al teatro, alla televisione, per raccontare la storia di sei coppie con vissuti estremamente diversi tra loro.

Filippo (Vincenzo Salemme) e Caterina (Nancy Brilli) si contendono davanti ai giudici il non-affidamento dei figli, Loredana (Carla Signoris) alle prese con suo marito Luca (Silvio Orlando) preso dal classico senso di ringiovanimento dei cinquant’anni; Sergio (Claudio Bisio) separato da sua moglie Michela (Elena Sofia Ricci), si trova a ripensare al suo rapporto con la ex moglie e ad accudire le sue “bambine” oramai cresciute senza di lui. Poi c’è Paolo (Fabio De Luigi) perseguitato dall’ ex Davide (Alessandro Gassman) della sua attuale fidanzata Monique (Cécile Cassel). Altra generazione invece quella a cui appartengono Marc (Malik Zidi) e Giulia (Cristiana Capotondi), conviventi a Parigi ma poi separati per lavoro nel momento in cui Giulia si trasferisce in Nuova Zelanda.
E poi c’è Don Lorenzo (Flavio Insinna), che davanti alla cerimonia di matrimonio della sua ex Elisa (Claudia Gerini) a Corrado (Gianmarco Tognazzi) sceglie di intraprendere una nuova strada.

I personaggi restano più o meno tutti legati ai propri passati: Claudia Gerini nei panni della romana, Flavio Insinna interpreta quello simpatico e scherzoso, Cristiana Capotondi la ragazzina ingenua e sognatrice. Claudio Bisio invece, non smette mai di stupire con le sue versatili ma anche equilibrate capacità attoriali

La mano ormai abile di Brizzi ci evita la fastidiosa divisione in episodi favorendo così lo scorrimento della storia ed il coinvolgimento totale dello spettatore all’interno di essa.
Storie che iniziano e che finiscono, piene di baci e poi di rancore, di liti da districare.
“Ex” è una commedia che presenta al suo interno elementi drammatici in grado di tenere in piedi la costruzione narrativa del film con il giusto grado di tensione che serve a far riflettere..

La sceneggiatura ben scritta e gli attori ci danno modo di osservare da vicino le burle di cui l’amore si può avvalere nella vita di ognuno di noi. Perché quando finisce la passione, in qualche modo bisogna pur sopportarsi nel quotidiano.