Un cortometraggio dedicato a chi deve vivere nelle pareti. Un messaggio non solo di speranza ma anche di riscatto.
Potremmo definire cosi’ in sintesi la trama di Vivremo nelle pareti di Rocco Anelli. Ma in realta’ in solo 21 minuti viene dipanata una matassa di immagini, pensieri, relazioni che vanno oltre le sintesi da critica cinematografica.
Rocco Anelli ha espresso un percorso di liberazione che parte dalla presa di coscienza dei protagonisti della loro condizione, preludio della riscossa.

Le pareti sono i limiti di una societa’ o di un gruppo di persone che giudica e rinchiude nell’invisibilita’ gli altri. Chi preferisce essere nelle pareti, cosi’ nascondendo la propria identita, chi invece vuole reagire.
Sui secondi si sofferma íl cortometraggio, presentandolo come unico risultato della dialettica delle due coppie di personaggi.
Ma non e’ una critica nei confronti di chi si nasconde, fisicamente o emotivamente.
Gli attori: Alessio Antelmi, Sean Cubito, Giulia Sanna e Nina Nicastri hanno fornito il loro corpo per esprimere il pensiero del racconto, quattro giovani attori che vogliamo come pubblico protagonisti del futuro cinematografico.