Tra l’ultima fatica di Paolo Virzì e la precedente pellicola sul medesimo tema passano 28 anni.
Proprio da questo intervallo che Un altro Ferragosto riprende la trama. Ma chiariamo subito che non è un sequel. Quasi tutti gli attori sono gli stessi del primo film: Sabrina Ferilli, Laura Morante, Silvio Orlando, Paola Tiziana Cruciani, Rocco Papaleo, Gigio Alberti, Silvio Vannucci, mentre Liliana Fiorelli, Lorenzo Balducci, Andrea Carpenzano, Christian De Sica, Vinicio Marchioni e Anna Ferraioli sono nuovi interpreti.
La trama e lo scenario è lo stesso: Ventotene e le due famiglie che per anni hanno condiviso la vita con il confine delle rispettive case, vicini nel bene e nel male, con tutte le colorite avventure, dopo anni di lontananza trenta, si ritrovano nello stesso periodo con motivazioni diverse.
La valida regia propone un’alternanza tra alcune scene del primo film e lo scorrere della nuova pellicola che creano dei cammei, un po’ come ciascuno fa quando ripensa al suo vissuto. Quello che chiaramente appare è come il tempo trascorso ha mutato anche la società, non solo le abitudini degli interpreti.
Anche se non abbiamo visto il primo film, i flash permettono di capire il riferimento e conferiscono alla narrazione un piacevole movimento. L’essere sospesi tra passato e presente non oscura lo spaccato dell’odierna società, con le problematiche attuali, che a ben vedere non sono particolarmente cambiate nella sostanza. L’omofobia, il body shaming, la politica, la guerra e la resistenza del passato ma anche la guerra attuale. Un passato o un presente: o solo il tempo trascorso nelle vite delle persone? La riflessione che vede il trascorrere del tempo nella vita degli uomini, pur non modificando la società.