Quest’anno il Globe Theatre ha regalato emozioni ed allestimenti di alto livello. L’Otello in scena fino al 20 Settembre non fa eccezione e la prima del 3 Settembre è stata un trionfo di applausi per l’inventiva, la perfezione sonora, la profonda e sentita recitazione degli attori.

La prima menzione va a David Barittoni per le sue musiche originali. Con spettacoli ormai noti e conosciuti a memoria anche dai non appassionati di Shakespeare, è veramente difficile trovare e unire in senso logico una musica, che non snaturi il racconto, che non risulti fuori luogo. Il musicista in questo senso ha compiuto perfettamente il suo compito, totalmente in diretta e con un senso emozionale spiccato.

La seconda menzione va al traduttore, l’indimenticato Vittorio Gassmann. Solo leggere il testo, senza recitarlo, regala la sensazione di tensione, logicità e meccanica costruzione tipica di una perfetta lettura dell’originale ed altrettanto traduzione in italiano. Infatti, oltre alla storia creata dal geniale drammaturgo inglese, si percepisce un continuo e sommerso dialogo di Gassmann con chi lo legge, come se volesse essere il Virgilio dell’opera e noi, lettori o spettatori, i Dante Alighieri.

La terza menzione va al cast di attori, compartecipi alla rappresentazione diretta da Marco Carniti. Ogni ruolo calzava sulla fisicità espressa dall’attore. La voce era assolutamente limpida, non solo merito dei microfoni, sicura nel sentirsiil personaggio, non semplicemente atteggiarsi ad esso.
Il regista è stato il deus ex machina di questo: “ho voluto la scenografia dominata da una serie di cancelli e formare un lungo cunicolo -ha affermato durante la conferenza stampa- un imbuto capovolto, un simbolico tunnel che via via restringe il campo d’azione isolando i personaggi e le singole scene come frammenti cinematografici. Un percorso obbligato per tutti dove tutti sono condotti verso la morte”.
Proprio il percorso obbligato apre la disputa tra coloro i quali credono nel destino e quelli che invece lo negano con sdegno: dibattito lunghissimo al quale bisogna solo ricordare cosa si perde nell’avere la vita già segnata a prescindere dalla tua volontà.

La programmazione del Globe Theatre non termina con questo spettacolo: a grande richiesta sarà in cartellone la replica di Sogno di una notte di mezz’estate, dal 30 Settembre all’11 Ottobre prossimi.