Big Eyes racconta la vera storia di Margaret Keane (Amy Adams) e di suo marito Walter (Christoph Waltz), e la vicende dei dipinti dei bambini dai grandi occhi divennero un vero e proprio fenomeno negli Stati Uniti tra il 1960 e il 1970.
All’inizio la remissiva Margaret, lascia di gran fretta il primo marito insieme alla figlia per trasferirsi in California. Ha con sé soltanto una valigia e qualche quadro, più che altro ritratti della bambina con grandi occhi, che già racchiudono l’embrione del suo stile. Margaret si rifugia a San Francisco e lì, cercando di vendere i suoi ritratti un dollaro l’uno per strada, incontra Walter Keane, anche lui pittore. In breve si sposano e lui comincia a spacciare le creazioni della moglie per sue, sfruttando anche una popolarità creata ad arte con la complicità di un giornalista di gossip. Ai timidi tentativi di ribellione della consorte, risponde prima con vaghe rassicurazioni, poi con intimidazioni a cui la signora riuscirà a protestare solo molti anni dopo, piantandolo per trasferirsi alle Hawaii e raccontando apertamente come stanno le cose alla radio. La mano d’artista era di Margaret, ma Walter fece credere al mondo di essere il vero autore dei quadri, conquistando una fama internazionale del tutto immeritata. Lui così spaccone, così sfrontato, così imbroglione da far venire i nervi, lei invece li fa venire, perché non si ribella fino a quando lo fa, appunto. I due finirono con il divorziare, arrivando ad una battaglia legale senza precedenti: un duello a colpi di pennello per ristabilire la giusta paternità delle opere. Vinse ovviamente Margaret con un rimborso, stratosferico per quei tempi, di ben 4 milioni di dollari e la Keane venne autorizzata dai tribunali a mantenere la firma su tutti i quadri. La pittrice è ancora viva e dipinge ancora invece Walter Kane morì nel 2000. Dopo tanti anni, Margaret dice ancora che senza Walter nessuno avrebbe scoperto la sua arte e continua ad attribuirgli buona parte del merito.
Il film Big Eyes è una pellicola leggermente melensa, non straordinaria ma amabile e con squisita coreografia, in Italia non è vietato. Vedremo come sarà la risposta del botteghino a partire dal 1 gennaio 2015.